Scoprendo New York

E poi l’ho fatto, ho scritto un libro, ma non uno qualunque, ho scritto di New York, la sua storia ,tutto ciò del quale mi sono innamorata in cinque viaggi, i luoghi più belli, e non solo quelli famosi che trovi su tutte le guide turistiche, il mio libro,la mia guida sono per tutta quella gente normale che vuole visitare New York e che se ne innamorerà già prima di visitarla.

La pandemia ci ha frenato tutti, io sono una viaggiatrice no stop,e l’idea di non poter attraversare l’oceano e tornare a New York o visitare altre meravigliose città mi ha letteralmente distrutta, perché è la mia libertà, il mio modo di essere libera,può sembrare una sciocchezza ma non lo è.. ed ho scoperto quanto amo questa libertà nel 2016 ,quando visitai New York per la terza volta, ero sola,ma non mi sentivo sola,salire su un aereo e ritrovarsi in una città immensa è stata l’esperienza più bella della mia vita ed è stato allora che ho deciso che dovevo ripetere e farlo ogni volta che ne avevo l’occasione.

New York, con le sue milioni di luci, con le strade sempre piene di gente, con i rumori di una vita frenetica ,entusiasmante e grandiosa, New York che non dorme mai come cantava Sinatra, la New York dei distretti ,la griglia ,la subway ,I teatri di Broadway e la scalinata rossa di Times Square, la New York degli Yankees e dei Knicks ma anche dei Nets e i Mets , la NewYork del jazz e la New York degli immigrati, la new York di Little Italy e Chinatown ,quella dei grattacieli più belli del mondo ,quella delle stazioni ferroviarie più grandi del mondo come la Centrale station e Pennsylvania station,la New York delle isole e della Statua della Libertà.

La libertà, quella che si sente nell’aria appena arrivi al JFK, la libertà di vivere la propria vita e reinventarsi ogni qualvolta la vita lo chiede, nessuno che mi dicesse come vestirmi, di non truccarmi, che i capelli erano troppo cotonati, nessuno che ti giudica per quello che vede, questa è la libertà della mia New York, ed è questo che la rende unica, non c’è colore ,non c’è tasca, non c’è religione.. New York è per tutti ed è di tutti!

Nel momento in cui ti mettono il timbro sul passaporto ti rendi conto che New York ti appartiene e che tu le appartieni, sei a casa e niente può succedere.

Spero che il mio libro piaccia ,che sia fonte di ispirazione per tutti quelli che progettano un viaggio nella Grande Mela.

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